A Brescia, dove lavoro, i bambini non ricevano regali da Babbo Natale ne da Gesù Bambino.

Non è che siano tutti cattivi e disubbidienti...

è soltanto che nell'organizzazione mondiale della felicità questa zona (inclusa Bergamo e dintorni) è toccata a S. Lucia che passa nella notte del 13 dicembre.

Così da qualche anno ho cominciato a realizzare dei piccoli ricordi per i miei colleghi di lavoro.

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La leggenda

S. Lucia, martire di Siracusa, morì durante la persecuzione di Diocleziano e si festeggia il 13 dicembre. Lucia è diventata un segno ed una promessa di luce.

Nata a Siracusa nel 238, Lucia fu denunciata come cristiana dal fidanzato.

Fu condannata alla prostituzione e poi alla morte sul rogo, ma uscita indenne dal fuoco, fu decapitata. La leggenda, forse sulla base del suo nome Lucia-luce, racconta che prima della morte le fossero stati strappati gli occhi.

Dopo la canonizzazione voluta da S. Gregorio Magno (540 - 12 marzo 604), questa santa divenne la protettrice della vista, dei poeti e dei musicisti.

Nei paesi del nord la festa di S. Lucia, che capita in prossimità del solstizio d'inverno, segna la fine del periodo di lunga oscurità ed il ritorno dei giorni di luce.

Il solstizio capita nel calendario odierno il 21 dicembre, ma prima dell'ultima riforma del calendario (ottobre 1582) capitava 10 giorni prima (11 dicembre). Siccome lo sfasamento del solstizio dal 21 all'11 dicembre è avvenuto gradualmente, intorno all'anno 1400 esso cadeva proprio il giorno 13 dicembre da cui il detto "S.Lucia è il giorno più corto che ci sia".

Le tradizioni

In alcune regioni d'Italia (Trentino, Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Verona) esiste una tradizione legata ai doni portati da Santa Lucia. In alcuni casi vengono posati sui davanzali delle finestre. In altri la Santa suona un campanello per annunciare il suo arrivo e i bimbi buoni (che si aspettano dei doni e non il carbone riservato ai bambini cattivi) corrono a letto perché se la Santa li vede tirerà loro della cenere negli occhi, accecandoli. Per ingraziarsi la Santa e l'asinello che l'aiuta a portare i doni è uso lasciare del cibo per lei (un panino solitamente) e per l'asinello (del fieno, del sale, della farina o dello zucchero)